Dieta e Patologie

Celiachia e sindrome dell’intestino irritabile: i rimedi

E’ ormai risaputo che i pazienti affetti da malattia celiaca hanno un rischio maggiore di 4-5 volte rispetto al resto della popolazione di sviluppare una condizione infiammatoria cronica nota come Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS, Intestinal Bowel Syndrome).

Grazie ai risultati emersi da una recente ricerca scientifica sembrerebbe che i fattori eziologici di questa correlazione tra celiachia e insorgenza della IBS siano da ricondurre ad una alterazione della composizione del microbiota intestinale.

Tra le possibili cause che inducono questo tipo di alterazione microbica ritroviamo sicuramente l’uso frequente di antibiotici, ma anche un’alimentazione di stampo tipicamente occidentale (western diet) quasi del tutto priva di alimenti “vivi”, ossia, fermentati.

Questi sono i principali fattori per i quali il microbiota tenderebbe a virare verso uno stato disbiotico, preludio dell’instaurarsi di un processo infiammatorio cronico.

Il suggerimento di introdurre cibi fermentati nella dieta giornaliera rappresenta un baluardo determinante la gestione di tutte le patologie che colpiscono l’intestino, dal morbo di Crohn, alla retto colite ulcerosa (RCU), alla colite. Ovviamente, per ogni paziente, questi alimenti o bevande ricche in probiotici vanno attentamente selezionati e dosati.

Potrebbe infine tornare molto utile eseguire dei cicli, anch’essi personalizzati, di specifici ceppi di probiotici

A tal proposito, in uno studio (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29688915) condotto da ricercatori dell’Università di Bari pubblicato sul Journal Clinical Gastroenterology si è evinto che l’integrazione con alcuni ceppi probiotici sembra possa contrastare la sintomatologia della sindrome dell’intestino irritabile in pazienti celiaci.

Nello specifico nella sperimentazione, che ha avuto una durata complessiva di 12 settimane comprensive di follow up, le persone reclutate, tutte adulte e affette da celiachia, sono state divise in due gruppi: il gruppo 1 a cui è stato somministrato il placebo e il gruppo 2 a cui è stato somministrato 1 volta al giorno un mix di probiotici selezionati costituto da 5 ceppi.

Al termine delle 6 settimane di trattamento le persone appartenenti al gruppo che aveva ricevuto la supplementazione con il mix di probiotici hanno registrato una riduzione della sintomatologia gastroenterica valutata tramite questionari validati GSRS (Gastrointestinal Symptom Rating Scale) e IBS Severity Score.

Dr.ssa Monia Senni Biologa Nutrizionista