Nutrizione · Dieta e Patologie

Soffri di dolori articolari? Prova con la dieta giusta

La maggioranza delle malattie reumatiche croniche, quali l'artrite reumatoide (AR), sono caratterizzate da un'intensa risposta infiammatoria, che coinvolge diversi mediatori pro-infiammatori e l’alterazione di processi immuno-regolatori, in individui geneticamente predisposti, esposti a fattori scatenanti ambientali ed endogeni, inclusi i componenti della dieta.

Le abitudini alimentari occidentali potrebbero essere viste come il più grande nemico delle condizioni infiammatorie croniche come l’artrite reumatoide, per le quali l'aumento del consumo di carboidrati raffinati, oli vegetali ricchi di acidi grassi omega-6 e il ridotto consumo di acidi grassi omega-3 o diete ad alto contenuto di cloruro di sodio rappresentano "la perfetta tempesta citochinica pro-infiammatoria nutrizionale".

È interessante notare che alcuni componenti alimentari sono ora oggetto di crescente interesse a causa delle proprietà antiossidanti.

Tra questi il cacao, con il suo contenuto in flavonoidi (epicatechina) e pro-cianidine e i peperoncini piccanti (capsaicina).

Queste molecole sono capaci di svolgere ruoli anti-infiammatori aumentando il numero di importanti cellule come i macrofagi anti-infiammatori (M2), modulando la risposta neuro-immune e diminuendo il dolore neurogenico.

Al contrario, si “accende il semaforo rosso” per le bevande-bibite gasate e zuccherate artificialmente (specie con fruttosio) capaci di generare una reazione infiammatoria intestinale e favorire la progressione dell’artrite reumatoide.

Tale collegamento è stato recentemente dimostrato in uno studio condotto su 200.000 mila soggetti caratterizzati da un aumentato rischio di sviluppare artrite reumatoide da uso eccessivo di bevande zuccherate e gassate.

Che la Dieta Mediterranea tradizionale, quindi ricca di pesce, frutta, vegetali, olio di oliva sia veramente protettiva almeno sull’artrite, è stato finalmente provato da un lungo studio che ha valutato ben 170.000 soggetti.

Coloro i quali nel tempo avrebbero sviluppato per esempio una condizione di artrite reumatoide erano significativamente minori rispetto a quelli che avevano fatto uso di diete meno “sane e protettive” di quella mediterranea.

Dr.ssa Monia Senni Biologa Nutrizionista